Mentre alcuni di questi elementi sono piuttosto noti, ve ne sono altri decisamente meno conosciuti, a causa dello stretto riserbo mantenuto dai gestori dei motori di ricerca.
Senza pretesa di esaustività, in questa sezione si presenta una lista dei parametri onsite potenzialmente presi in considerazione da Google per stabilire il ranking dei siti tra i propri risultati organici.
Tag Title ottimizzato per la keyword di riferimento | Un Tag Title comprensivo delle parole chiave per cui si intende ottimizzare la pagina del sito contribuisce ad un miglior posizionamento della stessa per le corrispondenti ricerche sui motori. |
Meta Tag Description ottimizzato per la keyword di riferimento | Un Meta Tag Description comprensivo delle parole chiave per cui si intende ottimizzare la pagina del sito può contribuire ad un miglior posizionamento della stessa per le corrispondenti ricerche sui motori. |
Tag heading (H1, H2 … H6) ottimizzati per le keyword di riferimento | Tag Heading comprensivi delle parole chiave per cui si intende ottimizzare la pagina del sito possono contribuire ad un miglior posizionamento della stessa per le corrispondenti ricerche sui motori. |
Presenza di contenuti testuali incentrati sul tema della pagina/sito | Contenuti testuali incentrati sul tema portante del sito e comprensivi delle parole chiave per cui si intende ottimizzare la pagina del sito contribuiscono ad un miglior posizionamento della stessa per le corrispondenti ricerche sui motori. |
Presenza di contenuti testuali originali | In mancanza di contenuti originali, una pagina avrà maggiori difficoltà di posizionarsi per le keyword desiderate (con il rischio di finire tra i risultati supplementari del motore). |
Frequenza di aggiornamento dei contenuti testuali | La presenza di contenuti testuali aggiornati con una certa frequenza è funzionale da una maggiore velocità nell’indicizzazione delle nuove risorse e, entro una certa misura, a benefici in termini di visibilità sui motori. |
Qualità dei contenuti testuali | E’ auspicabile che i contenuti testuali del sito siano di qualità, ovvero utili per gli utenti e con dati e informazioni degne di interesse con riferimento al tema trattato. |
Uso dei tag HTML per strutturare e valorizzare dal punto di vista semantico i contenuti testuali | L’utilizzo di tag HTML per strutturare e valorizzare i contenuti dal punto di vista semantico (es. tag <strong>, <em>, ecc.) rende i contenuti del sito facilmente fruibili e potrebbe condurre a benefici nel posizionamento. |
Attributo ALT del tag IMG ottimizzato per le keyword di riferimento | ALT tag comprensivi delle parole chiave per cui si intende ottimizzare la pagina del sito possono contribuire ad un miglior posizionamento della stessa per le corrispondenti ricerche sui motori. |
URL semplici, brevi e parlanti | URL semplici, brevi e “parlanti” permettono di mantenere una buona organizzazione del sito e supportano i motori di ricerca nella loro attività di indicizzazione dei contenuti. |
URL ottimizzato per la keyword di riferimento | URL comprensivi delle parole chiave per cui si intende ottimizzare la pagina del sito possono contribuire ad un miglior posizionamento della stessa per le corrispondenti ricerche sui motori. |
Struttura di linking interno navigabile dagli spider (link HTML, no Flash, Javascript, ecc.) | La struttura di linking interno deve essere costituita da link in tecnologia HTML, per permettere agli spider dei motori di ricerca la completa perlustrazione del nostro sito. |
Flat site architecture vs Deep site architecture | E’ preferibile optare per un’architettura di tipo “flat”, in quanto permette agli spider dei motori una più agevole perlustrazione del sito. |
Anchor text dei link interni ottimizzato per le keyword di riferimento | L’anchor text di un link viene preso in considerazione dall’algoritmo dei motori di ricerca per identificare il tema della pagina linkata e ne agevola il posizionamento tra i risultati naturali per le parole chiave in esso contenute. |
Modalità di presentazione dei link (dimensione font, neretto, ecc.) | Ai link formattati in maniera ben visibile potrebbe essere assegnato un maggior valore dai motori di ricerca. |
Posizione del link all’interno della pagina che offre il link (above/below the fold) | Ai link posti nella sezione superiore della pagina, in maniera ben visibile, potrebbe essere assegnato un maggior valore dai motori di ricerca. |
Posizione del link all’interno del codice sorgente della pagina che offre il link | Ai link posti nella parte iniziale del codice sorgente della pagina, potrebbe essere assegnato un maggior valore dai motori di ricerca. |
Posizione del link in aree specifiche della pagina che offre il link (contestuale/sidebar/footer…) | Ai link contestuali potrebbe essere assegnato un maggior valore dai motori di ricerca rispetto a link in sidebar/footer, ecc. |
Outbound link | La presenza di outbound link diretti a pagine/siti che trattano argomenti affini, specie se si tratta di risorse autorevoli e popolari in rete, può essere d’aiuto ai fini della tematizzazione della pagina che offre i link. Diversamente, link che puntano a risorse considerate spam dal motore (se non “sterilizzati” tramite nofollow) possono comportare penalizzazioni a carico del sito che offre il link. |
Sitemap HTML | La presenza della sitemap HTML può agevolare l’indicizzazione delle pagine del sito e il trasferimento di importanza e popolarità. |
Sitemap XML | La presenza della sitemap XML può agevolare l’indicizzazione delle pagine del sito. |
Presenza di parole chiave nel nome di dominio | Un nome di dominio comprensivo delle parole chiave per cui si intende ottimizzare il sito può condurre ad un miglior posizionamento dello stesso per le corrispondenti ricerche sui motori. In mancanza di EMD disponibili, preferire soluzione “keyword+suffisso” o “prefisso+keyword” ai nomi di dominio con trattini. |
Età del dominio | Ai siti con dominio più “vecchio” è accreditata un’autorità/importanza maggiore da parte del motore di ricerca (rispetto ai siti con dominio registrato da poco tempo). |
Durata di registrazione del dominio | Ai siti con dominio con durata di registrazione di 2+ anni può essere accreditata un’autorità/importanza maggiore da parte del motore di ricerca (rispetto ai siti con dominio in scadenza entro l’anno). |
Dimensione del sito (numero di pagine) | Siti con un maggior numero di pagine potrebbero essere favoriti rispetto a siti con poche pagine. |
Presenza di elementi indicativi dell’affidabilità del sito (“onpage trust flags”): sezione contatti, privacy policy, TOS, ecc. | La presenza di alcune sezioni specifiche (contatti, privacy policy, TOS, disclaimer, ecc.) potrebbe essere considerata dai motori come indicativa della qualità del sito. |
TLD geografico (es. com vs co.uk) | Preferibile scegliere TLD corrispondente alla nazionalità delle persone cui è rivolto il sito (.it per Italia, .co.uk per Inghilterra, ecc.) |
TLD (es. com vs info) | Alcune estensioni potrebbero risultare meno agevolate di altre nell’ambito di un processo di ottimizzazione per i motori. Per siti con contenuti prevalentemente in italiano è preferibile ricorrere, nell’ordine, alle estensioni .it, .com, .org, .net, .eu, .biz |
IP Neighborhood | Se gran parte dei siti che utilizzano il suddetto indirizzo IP sono inseriti in una blacklist esiste una minima possibilità che il motore di ricerca imponga penalizzazioni a livello IP della macchina, andando a colpire anche i siti leciti. |
Ubicazione geografica del server | Se il target di udienza del sito è italiano, è consigliabile optare per un servizio hosting che abbia i propri server in Italia. I motori di ricerca potrebbero valutare positivamente il fatto che il server si trovi nella località di appartenenza del bacino di utenza del sito. |
Affidabilità/uptime del server | E’ fondamentale che non si verifichino problemi di downtime del sito, specie se prolungati nel tempo, per non incorrere in penalizzazioni o nella rimozione del sito dall’indice. |
Velocità di caricamento della pagina | La velocità di caricamento delle pagine è un fattore che può incidere sul ranking del sito. |
Rapporto codice/testo (HTML vs text) | E’ preferibile che il rapporto tra codice della pagina e contenuti testuali effettivi (testo in pagina) sia il più basso possibile. |
Validazione W3C | Non esistono evidenze concrete in merito ai vantaggi della validazione W3C sul posizionamento organico. E’ comunque bene evitare che il codice presenti grossi errori, specie se in grado di causare problemi di rendering. |
Sovraottimizzazione (keyword stuffing) | L’inserimento di un numero eccessivo di parole chiave all’interno del testo della pagina (o dei meta tag) può essere interpretato dal motore di ricerca come un tentativo di manipolare artificiosamente il ranking e condurre a penalizzazioni. |
Testo nascosto | L’implementazione di testo non visibile agli utenti del sito ma solo agli spider dei motori di ricerca (es. tramite CSS, Javasript, ecc.), se non funzionale all’usabilità del sito e finalizzato all’inserimento surrettizio di parole chiave per intervenire sul ranking del sito, può condurre a penalizzazioni. |
Doorway pages | La presenza di doorway page, ovvero di pagine di bassa qualità che non hanno alcuna utilità per l’utente ed il cui unico scopo è quello di influenzare il posizionamento del sito per le keyword in esse contenute, possono condurre a penalizzazioni. |
Cloaking | Il cloaking è una tecnica informatica con la quale è possibile mostrare ai motori di ricerca contenuti differenti da quelli effettivamente presentati agli utenti. Se si ricorre a questa pratica per manipolare il posizionamento delle pagine del sito tra i risultati organici (ad esempio, presentando agli spider pagine ricche di contenuto autogenerato ed agli utenti risorse completamente diverse) si corre il rischio di subire una grave penalizzazione sui motori di ricerca (fino al ban, nei casi più gravi). |
Link a risorse spam | Link diretti a pagine considerate “spam” dal motore, se non adeguatamente “sterilizzati” con attributo rel=”nofollow” possono comportare perdite di posizionamento per il sito che offre il link, fino all’esclusione dall’indice nei casi più gravi. |
Acquisto/Vendita link | Se il motore di ricerca si accorge dell’avvenuta attività di compravendita di link tra due siti, possono essere applicate delle penalizzazioni ad entrambe le parti coinvolte. |
Contenuti duplicati | La presenza di pagine con contenuti duplicati può comportare che vengano relegate all’interno dei risultati supplementari del motore, con perdità di visibilità. La presenza di contenuti duplicati può inoltre essere causa di fenomeni di dispersione del capitale di importanza e di popolarità del sito. In presenza di contenuti duplicati, può essere necessario ricorrere, a seconda dei casi, ad attributo rel=”canonical”, rel=”next”/rel=”prev” o redirezioni 301. |
Broken links/404 | La presenza di un consistente numero di broken link compromette l’usabilità del sito può inficiare sull’autorevolezza del sito agli occhi del motore di ricerca. |
Frame | La presenza di frames può rendere problematica la corretta identificazione dell’architettura informativa del sito da parte del motore di ricerca e condurre a dispersione del capitale di importanza e popolarità del sito. |